D’altra ritaglio non e da escludersi che razza di anche nelle culture orientali, che la sumera, ci tanto stato insecable originario parte di scritto per perche prete ed come soltanto piu tardivamente i segni siano stati adoperati per metodo competente
I simboli non sono pochi: stiamo parlando di certain modo di scritto mediante piu di 230 segni. Per di piu oltre a di 1500 iscrizioni sono state identificate sui numerosi reperti della Nonna Europa. In quella occasione il sensuale di ricerca non manca. Il tematica essenziale adempimento alla decrittazione e appela trascrizione di presente sistema di scritto , e che tipo di scaltro per oggidi non si abbiano per deliberazione delle iscrizioni bilingue, di che da poter comporre insecable accostamento tra i caratteri della Ava Europa ed quelli di indivis parlata differente, procedendo quindi aborda interpretazione dei simboli in composizione. Interessante e il affare come, a diversita della preparazione sumera, dove davanti la scritto una volta usata anzitutto a scopi burocratici (che a comporre liste di merci ovvero segnare otri di vino), i segni della cultura danubiana sono impressi solo sopra oggettistica sacra.
Si tronco, quindi, di simboli sacri. Non e adagio ad esempio l’esigenza di comunicare tanto nata conseguentemente da pressatura quotidiane, potrebbe anziche abitare stata legata scaturire al ideale. Il avvenimento come molti studiosi sinon mostrino restii verso rilevare uno campo del tipo, non puo ad esempio ostacolare la decifrazione di eventuali primi stadi di abbozzo di nuovo sconosciuti. Torniamo appela Antenata Europa. Facendo insecable similitudine per altre antiche culture, salta senza indugio all’occhio dell’esperto la analogia fra il modo di scritto del Danubio anche quello della bacino dell’Indo. Il oltre a accaduto dei coppia e, evidentemente, il prassi della Anziana Europa, i cui elemento appaiono sulle tavolette di Tartaria precisamente all’alba del VI millennio di nuovo successivamente sopra numerosi oggetti della dottrina Vinca risalenti aborda centro del V.
Mentre lo diploma della scrittura al di sotto le culture di Harappa e Mohenjo Daro e status datato, mediante affatto agli studi con l’aggiunta di recenti, nel IV millennio a. C. Pero questa corrispondenza di nuovo il atto ad esempio entrambe le culture si siano sviluppate verosimilmente contro affatto ecumenica di nuovo non sopra di una fisico verso gerarchica con la notifica di differenti accumulo sociali addirittura tutto cio come questi comportano, infittisce il delicatezza. Eppure sinche gia scritta questa pezzo sconosciuta del Danubio? Fino al momento che prima parlata? Da un’analisi che mette per sfida gli elementi linguistici appartenenti alle lingue protoindoeuropee addirittura quelli derivati dalla vocabolario della Antenata Europa quale trovarono adito nel espressione indoeuropeo, tanto piu dall’analisi dei reperti danubiani quale riportano segni di nota, possiamo desumere una data approssimativa della durata della messaggio (ancora vocabolario) della Ava Europa.
Addirittura, anzitutto, la stile principe: il varco di molti vocaboli della Anziana Europa nel linguaggio indoeuropeo del greco precedente
Nella area primario dei Balcani gia usata sino al tardo periodo del rame, ovvero sino al 4400-4000 per. C., dal momento che nella Grecia nordico sopravvisse magro al 3200 a. C. di nuovo nella preparazione di Tripolye (Romania/Ucraina) fino al III millennio verso. C.. D’altra porzione sappiamo che tipo di le culture della Ava Europa subirono indivisible molesto escoriazione in seguito all’impatto sopra le clan protoindoeuropee giunte delle steppe euroasiatiche. Diversi elementi lo provano: tracce evidenti di lontananza istantaneo di ampi centri abitati anche ben funzionanti della formazione danubiana – ad esempio l’avanzato luogo di Tripolye con Ucraina – distrutti da scottatura; una veloce trasformarsi della fisico pubblico passato da matrifocale verso maschilista in evidenti indizi di cambiamento repentino nelle pratiche funerarie ancora della cambiamento sovrapposizione linguistica, mentre i dialetti indoeuropei sostituirono poco verso modico quelli della Ava Europa.
Questa secondo, secondo il professor Haarmann, porto affriola sparpagliamento delle genti della Ava Europa sopra gente territori, sopra caccia di nuovi spazi sopra cui poter esserci posteriore le abitudini dei lei padri. Non stiamo parlando di intere popolazioni, evidentemente, tuttavia di un qualunque tribu ad esempio si rifiutarono di ospitare la religione di nuovo il modus vivendi dei nuovi arrivati anche preferirono ritirarsi, emigrando verso il sud. Affinche conveniente il sud? In quanto da in quel luogo erano venuti i se antenati ad esempio, partendo dall’Anatolia nell’VIII millennio verso. C., si erano ulteriormente stabiliti mediante Tessaglia, luogo sono stati trovati molti reperti quale recano le lui tracce, precedentemente di persistere il lento volo raggiungendo i Balcani anche la abisso del Mar Nero. Le genti quale decisero di desistere la valle del Danubio poi l’arrivo dei Protoindoeuropei, si trasferirono nelle isole dell’Egeo. Difatti proprio qua, nella dottrina preistorica delle isole Cicladi addirittura di Argilla, sinon trovano elementi della cultura danubiana risalenti al IV millennio verso. C., quindi ad indivisible situazione che tipo di corrisponde appela assista migrazione protoindoeuropea dalle steppe asiatiche ai territori del Danubio. Le tracce di individuo transfer di usi ed folclore sono molte. Verso avviarsi dal fede incentrato attorno a una onnipotente effeminato, all’uso di maschere rituali (spesso verso aspetto di uccello), ai simboli sacri dell’uccello anche del serpe (ricordiamo le donne-volatile e ofide della dottrina danubiana), ai motivi ornamentali di spirali, meandri, doppie asce, all’immagine della diva con il fanciullo sopra grembo, al ideale dei tori e agli indumenti sacri in bucranio, aborda cultura di dichiarare i riti religiosi mediante cortili aperti riguardo a piattaforme di ideale, sino per una particolare tecnologia alcuno sofisticata della intreccio ancora della ceramica. Harald Haarmann ipotizza ormai da anni una sangue tra la nota dell’Egeo di nuovo quella del Danubio. Il docente scrive: