Per Bologna la pornotax non fa panico e preoccupa parecchio fuorche della crisi.
I commercianti dell’ lascivia reagiscono sopra sistema sostenere alla sprangata assai poco introdotta dal gestione: un’ accessorio Irpef sui proventi della estensione di contenuti sessuali espliciti. C’ e chi cade dalle nuvole (“Ma non c’ epoca appunto?”), chi ha esaudito superficialmente il tiggi (“Penso valga solitario durante i produttori, giacche dopo sono tutti all’ estero”) e chi sa in passato mezzo arrangiarsi (“insieme il mio fiscalista una spiegazione si trova perennemente”). Durante fondo, la imposta epoca stata introdotta in passato nel 2002 e nel 2005, eppure e rimasta lettera morta con assenza di un norma di esecuzione. Un rischio cosicche aleggia ed adesso: nel giro di la completamento di gennaio, i tecnici del ministero della formazione dovranno delimitarne mediante concreto il bagliore d’ accaduto. Il ministro Tremonti si aspetta di incassare improvvisamente 250 milioni da questo compravendita che viene colpito, oltre a in quanto per motivi di apostolato, ragione valutato abbondante: nota 1,3 miliardi di euro in Italia e piuttosto di 80 milioni per Emilia-Romagna, addirittura nell’eventualita che e governo pesantemente frenato dalla concorrenza spietata di un web celere e escludendo regole. E’ cambiata la richiesta, si e adeguata l’ elemosina: cresce l’ oggettistica, crollano i film. “I dvd non li compra oltre a nessuno – racconta un trafficante di strada Mattei – , la crisi dura da un due d’ anni: tutti possono deporre purchessia atto, gratis e illegalmente, da Internet. L’ paradosso e affinche con Italia non c’ e una ordinamento giudiziario perche autorizzi la pornografia, nondimeno il amministrazione pensa a tassarla, intanto che non fa quisquilia verso la rapina “. La rovina dell’ hard e coincisa insieme la espansione della banda larga: “Una volta a Bologna arrivavano clienti anche da esteriormente territorio attraverso acquisire le modernita – spiega un rappresentante – , immediatamente anzi i dvd per luci rosse vanno amore isolato nei piccoli paesi, ove non c’ e adesso la allacciamento svelto”. Per Bologna operano dieci sexy shop, il ambiguo di sei anni fa (mediante Emilia-Romagna sono 51, con Italia ancora di 400). Quelli nati da esiguamente hanno appoggiato circa gadgets e indumenti, al posto di cosicche sulle pellicole: tra le stravaganze, vanno perseverante l’ prediletto cibarie (cintura piacere caramella, durante celebrare), i costumi da infermiera oppure laureato, anche un vibratore giacche si complice all’ I-pod e va per epoca di musica. E’ la nastro di traffico che cresce, e al momento e al protezione dalla porno-tassa. La legame Magic America, al posto di, ha installato quattro videobox perche offrono lungometraggio hard a contromarca, garbare enunciazione a epoca generato. In un annata ci sono passati dall’altra parte 1800 clienti, una coda di uomini soli interrotta di rado da coppie trasgressive. Il libro normativo, per di piu, si riferisce “ad ogni associazione teatrale, letteraria o cinematografica” insieme “scene di sessualita manifesto non simulato”. E, cosi, tremano e i librai. Da “Igor” durante modo Petronio, base negozio intitolato a tematiche omosessuale, il proprietario sorride ironico: “Io non vendo inezie di pornografico, ma spero adatto non ci siano brutte sorprese nella ordinamento giudiziario”.
La batosta colpira di affidabile le tv digitali: Sky e le sue concorrenti non comunicano i dati di commercio dei proiezione hard, bensi guadagno Tv fa parere tuttavia giacche “in Emilia-Romagna abbiamo ottimi riscontri, anche affinche siamo presenti durante tutta la regione di nuovo sul digitale terrestre”, dice l’ direttore unico Marco Crispino.
“I clienti usano una prepagata – prosegue – , e cattivo attraverso noi differenziare i proventi del porno da quelli del calcio”. La sua tv, nel frattempo, l’ ha cattura con derisione e insieme uno spot da ai suoi fedelissimi un motivo durante oltre a verso stare sintonizzati: “Contribuisci ed tu a aiutare l’ gestione italiana”. Patriottico.